Gli spaghetti alla chitarra, così come tutte le paste fresche in generale, sono uno di quei piatti che a casa mia fanno subito Domenica.
Nonostante le mie origini non siano abruzzesi, ricordo che la nonna, calabrese doc, aveva una incredibile passione per la cucina e per la pasta fatta in casa, come ti ho già raccontato in molti post e in particolare in questo della pasta al ferretto pubblicato qualche giorno fa.
Gli spaghetti alla chitarra, che ricordano a dir la verità più dei tagliolini che dei tradizionali spaghetti, sono caratterizzati da una sezione squadrata ma, il bello di questa particolare pasta fatta a mano, è che per realizzarla non ci sarà bisogno del coltello (e del terrore che la pasta attacchi una volta piegata su se stessa) ma basterà un mattarello e il tipico strumento chiamato ‘chitarra’.
Sono conosciuti anche come maccheroni alla chitarra (maccheroni carrati in Abruzzo) o tonnarelli in molte altre regioni d’Italia. Una piccola parentesi a proposito dell’Abruzzo, da qualche anno a questa parte trascorro in questa splendida regione anche le vacanze con la famiglia, e neanche farlo apposta, l’anno scorso, durante il Taste of Milano, ho avuto il piacere di conoscere una chef abruzzese eccezionale, scopri di chi sto parlando in questo post.
Tornando agli spaghetti, si preparano in poco tempo con un semplice impasto composto da semola di grano duro, un uovo ogni 100 g di semola e un pizzico di sale. La superficie porosa consente a questi spaghetti di sposarsi con qualunque sugo si voglia abbinare. Solitamente, i sughi ricchi e corposi, meglio se di carne, sono tra i più gettonati, ma a mio parere questa tipologia di pasta è come il nero, sta bene con tutto.
L’unica accortezza, o barbatrucco, come lo definisce mia figlia, sarà quello di impastare a lungo per ottenere un panetto liscio ed omogeneo e lasciarlo riposare per almeno 30 minuti o anche più, dopodiché, potrai stenderlo, rigorosamente a mano col mattarello, senza fare fatica.
Dopo che avrai ottenuto una sfoglia di circa 3 mm basterà ricavare delle strisce di pasta a misura di ‘chitarra’.
Mattarello a portata di mano non ti resterà che scegliere la larghezza dei tuoi spaghetti, sì perché la chitarra è formata da ben due lati con corde distanziate in due diverse misure. Una sorta di lato A e lato B.
A te la scelta. Personalmente preferisco il lato più largo ma de gustibus…
Ultimo passaggio sarà quello di infarinare la ‘chitarra’, sistemare sopra le sue corde una striscia di impasto e far scorrere con una leggera pressione il mattarello avanti e indietro fino a che la pasta non ricadrà delicatamente sotto di esse.
- 100 g semola di grano duro
- 1 uovo
- un pizzico di sale
- Su un piano di lavoro setaccia la semola di grano duro e forma un incavo al centro (la classica fontana) nel quale verserai l'uovo e un pizzico di sale.
- Mescola l'uovo con una forchetta amalgamando delicatamente la farina.
- Impasta a mano per qualche minuto fino a che non otterrai un impasto liscio ed omogeneo.
- Chiudi l'impasto nella pellicola per alimenti e conservalo in frigo per almeno 30 minuti.
- Sul ripiano infarinato stendi l'impasto col mattarello, crea una sfoglia di circa 3 mm dalle quali ricaverai delle strisce di pasta a misura di ‘chitarra’.
- Conserva le strisce nella pellicola fino a che non le utilizzi, in questo modo non si seccheranno.
- Infarina la chitarra, colloca una striscia di impasto alla volta sopra le corde e fai scorrere il mattarello su di esse facendo una leggera pressione. La pasta ricadrà delicatamente sotto di esse.
- Distribuisci la pasta ottenuta su una spianatoia infarinata in attesa di cuocerla e farcirla come preferisci.
Per condire i miei spaghetti alla chitarra ho scelto un classico sugo al pomodoro fresco e peperoncino, niente di complicato ma sempre molto gustoso, tant’è che non ti scrivo nemmeno la ricetta, ognuno ha il suo modo di realizzarlo.
E tu, hai mai preparato gli spaghetti alla chitarra? Qual è il tuo condimento preferito?
Fammi sapere cosa ne pensi. Taggami su Facebook o su Instagram, scrivimi, condividi, invia un piccione viaggiatore, sono curiosa di conoscere la tua opinione!
Ti auguro un buon fine settimana.
Un caro abbraccio e a presto.
PS: Lunedì 2 Marzo sono stata social reporter per Sale&Pepe a “#SaporieProfumi dal mondo” un ciclo di incontri gratuiti per conoscere in anteprima i Cluster di Expo Milano 2015 tra dibattiti, showcooking e prodotti tipici presenti alla imminente esposizione universale. Ci tenevo a ringraziare chi è passato a salutarmi e chi mi ha seguito in rete. I prossimi appuntamenti ai quali parteciperò – passa a trovarmi! – saranno il 16 Marzo e il 27 Aprile presso Un Posto a Milano, il ristorante all’interno di Cascina Cuccagna. Altre info presto qui sul blog e sui miei profili social. Ti aspetto!
Aggiornamento del 4 Maggio 2017
Ringrazio AnnaLaura Cubello, la fondatrice di DishesOnly per aver citato questo articolo in un post sul suo blog: “5 secret tips to cook pasta” ♡
teresa dice
che buonaaaa mamma mia..anche la mia nonna faceva sempre la pasta fresca, è una tradizione che non dovremmo perdere..
complimenti…
Se ti va passa da me mi farebbe piacere.. baci
Sonia dice
Ciao Teresa, sono d’accordo, dovremmo trovare il tempo di prendere buone e vecchie abitudini come quelle di fare ogni settimana la pasta fatta in casa.
Grazie per i complimenti e per esserti fermata da me, a presto!