L’appuntamento di oggi è un nuovo post “Dietro le quinte“, una serie di articoli dedicati a dare una sbirciatina ai backstage di famosi food blog.
L’amica di oggi è la food blogger Artemis Tsipi e il suo “Wonderfoodland” ospite poco tempo fa, nella rubrica Guest post con la ricetta dello stufato di maiale con lenticchie, certo, ora un po’ fuori stagione ma resta sempre una buona ricetta da tenere a mente per le fredde giornate invernali!
How to – Dietro le quinte del blog “Wonderfoodland”
“Wonderfoodland” – behind the scenes
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Per me il food styling e la food photography è paragonabile alla realizzazione di una scena di un film. Devo scegliere un tema (scelta del cibo protagonista) tenere conto del sapore, il senso, il colore, la forma e l’odore di tutto ciò e costruire la scenografia e la sceneggiatura. Una sorta di regia. Ecco cos’è.
- Il cibo che stai per fotografare è pieno di colori luminosi e “fresco”? O è rustico, scuro, confortante e invernale?
- Prima di iniziare a fotografare immagina lo scatto finale.
- Prepara gli oggetti di scena.
- Da quale prospettiva vuoi fotografare il cibo protagonista.
- Che tipo di luminosità vuoi ottenere e, ultimo ma non meno importante, cosa vuoi mettere a fuoco.
For me food styling and food photography is like making a still from a movie. I have to examine my theme (hero food) and according to its taste, sense, colour, shape, smell, make the appropriate scene for it. A kind of directing. Direct. That’s it.
- Is your food light, full of colours, bright and “fresh”? Or is it rustic, dark, comfort and wintery?
- Ask yourself before starting to imagine your final shot.
- Ask yourself before starting to pick up your props.
- Ask yourself before you decide from what angle you’ll take your shot.
- Ask yourself what’s the light you want to have to your shot and last but not least, where to focus.
Per la ricetta dello stufato di maiale con lenticchie ho proceduto in questo modo:
- prima di tutto, ho voluto dare un senso rustico e un’atmosfera calda, scura e invernale alle mie foto. Lenticchie, cumino e carne sono gli ingredienti base che mi hanno fatto scegliere uno stile da bosco con poche luci e oggetti di scena scuri (guarda qui nel post). Quindi, dopo aver selezionato i miei oggetti di scena, ho scelto da che punto di vista fotografare e cosa volevo mettere a fuoco. Ho fatto qualche scatto di prova da diverse angolazioni, dall’alto, ¾ e frontale. Ho aggiunto del vino e delle fette biscottate a 3/4 dell’inquadratura.
- Ho usato un cavalletto per lo scatto a ¾ e poi a mano per le altre foto. Per le foto dall’alto si deve salire su qualcosa, la food photography richiede flessibilità! Per questo scatto dall’alto mi sono arrampicata su una sedia.
- Ho usato un pannello riflettente fatto a mano realizzato da un pezzo di polistirolo trovato in un cantiere e coperto con un foglio di alluminio. Anche se ho comprato un pannello professionale con il suo cavalletto e 4 tipi di superfici diverse uso spesso quello fatto a mano perché è più comodo. È facile ed economico realizzare da soli un pannello riflettente, che sia come il mio o che sia uno specchio o un grande coperchio o addirittura coprendo con un foglio qualsiasi altra superficie. L’importanza del riflettore è enorme perché elimina le ombre e la luce che può riflettere sul vostro piatto varia a seconda del colore che si utilizza come riflettente (dall’argento, al dorato, dal nero al bianco).
So, for this particular recipe, lentils with pork, I made all these questions to myself and decided that: first of all, I wanted to give a rustic sense and atmosphere, warm, dark and wintery. Lentils, cumin and meat are the basic ingredients that made me feel that could fit well in an woody atmosphere with not many highlights and dark props (greyish plate, bronze fork, red wine, brown cloth, rusks, dark wooden surface and black linen as background). So, having chosen my props, I had to decide the angle of the shot and if I wanted to focus to details. I decided to give a try to several angles, overhead, ¾ angle and eye level of my food. I also wanted to have some still life of wine and wine-rusks at ¾ angle. I used a tripod for the ¾ angle shot and then by hand for overhead and eye level. For the overheads you have to climb to something -watch out, food shooting wants you to be flexible! For this overhead shot, I climbed over a chair. I also used a hand made silver reflector, made by a piece of styrofoam, that I found to a building site, covered with aluminium foil. Although I have bought a nice large professional reflector with its separate tripod and 4 different colours, I choose to use that one because it is more handy to my every day shooting. It’s so easy and cheap to make your own reflector, either like I did, or with a mirror, or with a big lid or even by covering with foil any other surface. The importance of the reflector is huge because it cut offs the shades that the light creates to your plate and food and gives a silver, bronze, white or black shade -depending on what you want.
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- Per quanto riguarda l’attrezzatura utilizzo una reflex digitale Nikon D90 con un obiettivo di 50mm che mi dà una grande profondità di campo (sfoca lo sfondo tanto quanto voglio). Ho anche un obiettivo 18 -105mm ma da quando ho preso il 50mm non lo uso mai per il cibo! Anche se è di piccole dimensioni è quello che mi serve per i miei scatti. Anche io non uso il flash ma la luce naturale che proviene dalla finestra della mia cucina, scatto in modalità RAW per ottenere la massima qualità.
- Per la post produzione, importo le mie foto con il programma Adobe Lightroom che in realtà è più facile di Photoshop e mi permette di modificare facilmente le mie foto.
- As far as my gear is concerned, I use a DSLR Nikon D90 body with a 50mm lens which gives me a big depth of field (it blurs the background as much as I want). I also have a 18-105mm lens but since I got the 50mm, I can’t go back to it for food! So, it might be small in size but it’s what I need for my shoots. I also don’t use flash but natural light that comes right from my kitchen window and I shoot at RAW mode to get the highest quality.
- As for the editing after the shot, I import my photos to Adobe Lightroom programme which is really easier than Photoshop for me and allows me to make a proper file record of my photos.
Per imparare l’arte del food styling e della food photography bisogna leggere molto e fare tanta pratica. Non avere paura di sbagliare, prova a fotografare con angolazioni diverse, usa l’immaginazione per i props, qualsiasi cosa può essere un oggetto di scena senza dover spendere un centesimo, a volte basta guardarsi intorno!
Per me, avere una buona fotocamera non è sufficiente, è solo un mezzo. Uno molto buono certo, ma bisogna imparare ad usarlo per lo scopo che si desidera. Appena puoi leggi gli eBook – uno dei miei preferiti che tratta bene l’argomento è “Plate to Pixel” di Helene Dujardin – cerca su internet, studia le immagini che più ti paicciono, non solo le immagini di cibo, ma anche dipinti, fotografia generale, decorazioni, styling. Apri la mente e lasciati ispirare. Vedrai che otterrai risultati migliori!
Food styling and photography has a lot of reading and experimenting. Don’t be afraid to be messy, try unique angles, use your imagination for props -anything can be a prop really without spending a penny, just look around you clearly!
For me, having a good DSLR camera isn’t enough, it is just a medium. A very good one but you have to learn how to use it for the purpose you want. Read books -my favourite one that covers every detail of the subject is “Plate to Pixel” by Helene Dujardin- search the internet, study at pictures, not only food pictures but also paintings, general photography themes, decoration, styling.
Be open minded and let your senses flow.
They will lead you to the best results!
Puoi trovare Artemis qui:
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soribel dice
bellissimo questo post!! mi è piaciuto molto più di tutti gli altri!!! *-*
complimenti!!
Sonia dice
Grazie Soribel, vedrai che belli i prossimi!
Giro i complimenti ad Artemis :D
martina dice
Buongiorno!! Ci seguiamo su fb, ebbene sì… ma volevo approfittare di questo spazio molto più personale e farti i complimenti per il tuo blog, per essere riuscita ad ingrandirlo sempre più e per le foto fantastiche (io sono ancora alle prime armi, già solo gli How To delle mie ricette mi ammazzano).
Mi ha portato qui il tuo Banana Nutella Bread, tipo pifferaio magico… lo farò.
Buon lavoro e a presto,
Martina
Sonia dice
Grazie mille Martina <3 poi fammi sapere se ti è piaciuto ;)
Un caro abbraccio