Ci sono persone che, senza saperlo, riescono a rendere la mia giornata migliore.
Un abbraccio, un sorriso, una pacca sulla spalla, una telefonata e perché no, una proposta… proprio come in questo caso.
Sono doppiamente felice di poter ospitare nella rubrica “Dietro le quinte” una giovanissima e talentuosa food blogger italiana, lei è Silvia Pesce del blog CraftMarmalade. Ha realizzato un ricco ed utilissimo post dedicato alla food photography che vi consiglio di leggere con attenzione, tutto è spiegato nei minimi dettagli, dalle attrezzature ad esempi pratici fino alla post produzione, non manca nulla.
Sono certa che potrete trovare proprio quello che stavate cercando.
Prima di lasciarvi al suo post ci tengo molto a farle un grande in bocca al lupo per la maturità che dovrà affrontare – daje tutta Silvia! – e soprattutto ringraziarla per aver scelto di inaugurare la sezione “Italia” di questa seguitissima rubrica, a proposito, contattatemi senza esitazione se volete essere anche voi i protagonisti di un “dietro le quinte“. Sarò molto felice di ospitarvi!
E ora, la parola a Silvia…
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Ciao! Sono Silvia, del blog CraftMarmalade.
Sono una giovane diciottenne che frequenta il liceo artistico e che sta cercando di prepararsi adeguatamente, tra una torta e l’altra, alla maturità! Sono una ragazza semplice e un po’ timida, nel tempo libero adoro leggere, coccolare i miei gatti, sfornare dolci e curare il mio giovane blog.
Prima di parlavi e farvi vedere i retroscena della mia “foodphotography” ci tengo a specificare che non sono una fotografa, che non ho mai studiato fotografia (salvo un corso di 9 serate che ho seguito cinque anni fa..) ma che tutto quello che ho imparato e che potete vedere è frutto di qualche libro, parecchi post online, video e soprattutto di tanti, tanti, tanti sbagli. Quindi, tutto quello che state per leggere è solo il mio modo di vedere la foodphotography e non si tratta assolutamente di regole ferree da rispettare :)
La mia vera avventura nel mondo nel magico mondo della fotografia è iniziata pochi mesi fa, nel novembre del 2013, quando, presa da un raptus di follia, complice un’imperdibile offerta al supermercato, mi fiondai di prima mattina (marinando la scuola..ops!) a comprare la Canon 600 D, la prima reflex della mia vita!
Da allora il mio modo di vedere le cose è cambiato davvero tanto e sta tutt’ora evolvendosi. Il passaggio dalla compatta alla reflex è un passo che, prima o poi, tutti ci sentiremo e/o avremo l’occasione di fare. Lo ammetto, all’inizio è stato un po’ drastico; riuscire a assimilare i concetti base di tempi, diaframmi e ISO non è proprio facile, ma se si ha voglia di imparare e sperimentare, allora è una vera passeggiata!
Nelle mie fotografie cerco sempre di trasmettere qualcosa, di dare il giusto valore ai cibi, di farvi sentire il loro profumo o di farvi immaginare la loro consistenza: in poche parole cerco di farvi venire l’acquolina in bocca :) Ovviamente non sempre mi riesce, ma appunto, provando si impara!
Quando si tratta di di foodphotography ci sarebbero un’infinita di cose da dire; cercherò di procedere con ordine, in modo da non crearvi troppa confusione. Inizierò parlandovi della mia attrezzatura e delle mie “caccavelle” (altrimenti dette, in un linguaggio più tecnico, “props”), poi vedremo come allestisco i miei “set” (piani traballanti su cui poggiare le pietanze da fotografare) e infine vi farò vedere come aggiusto le mie foto con Photoshop prima di pubblicare.
Come vi dicevo prima uso una Canon 600D, tuttavia qualsiasi altra digitale andrà ugualmente bene per la vostra foodphotography. Certo, non sarà la stessa cosa possedere una reflex o una compatta, ma vi assicuro che al giorno d’oggi esistono moltissime compatte con ottime caratteristiche, alcune sono addirittura dotate delle modalità con priorità di tempi e diaframmi.
Uso ancora l’obiettivo 18-55mm, quello che nella maggior parte dei casi, è allegato al corpo macchina al momento della vendita. Come obiettivo per la foodphotography non è il massimo, ma per me che sono ancora alle prime armi va più che bene :)
Per le mie foto utilizzo nel 90% dei caso un treppiede (che in realtà sarebbe di mamma ma che lei non usa più..). Ho più un diffusore con allegato 4 pannelli riflettenti intercambiabili di diversi colori (acquistabile su Amazon) e il paraluce, utile sia a proteggere l’obiettivo che a migliorare contrasto e vivacità dei colori nelle foto.
Confesso, in un futuro sogno di poter comprare anche un bel 50mm f/1.4, o anche “solo” f/1.8. ;)
Quindi ricapitolando:
- Canon 600 D
- obiettivo 18-55mm
- treppiede
- pannello diffusore
- pannello riflettente
- paraluce
Una volta pronta l’attrezzatura e aver preso un po’ di mano con le funzioni base della reflex (di cui io non vi parlerò dato che non sono un’esperta) é ora di pensare ai set: la parte che preferisco!!
Questo argomento é particolarmente personale, infatti ognuno deve trovare il proprio stile per comunicare tramite le foto.. C’è chi le preferisce su fondo bianco, chi su fondo nero, chi le preferisce pulite e semplici, chi piene zeppe di oggettini carini, cucchiai, piatti, tovaglie e fiori..c’è chi le preferisce in stile shabby chic, e che quindi predilige tavole di legno grezzo, tazze floreali e tovaglie a pois e c’è chi varia e passa dai fondali colorati, a quelli bianchi, a quelli più scuri.. insomma di stili ne esistono a bizzeffe, l’ideale sarebbe riuscire a trovare il proprio, quello che ci viene spontaneo e che ci rappresenta.
Pensate quanto bello sarebbe se qualcuno osservando una miriade di foto, riuscisse ad identificare la vostra! Il mio consiglio? provate, provate, provate! armatevi di tanta pazienza e iniziate subito a scattare tante foto diverse, “..light, moody, shabby chic..” non focalizzatevi su di un solo stile, cercate un po’ ispirazione tra le foto nel web e identificatene i caratteri generali, quelli che preferite e che vorreste vedere nelle vostre foto, poi provate a riprodurle mettendoci del vostro :D
Quindi, tornado a me e alle mie foto “moody” (termine con cui vengono indicate le foto su sfondo scuro e un po’ grezze, e solitamente ricche di particolari, per capirci, alla What Katie Ate!)..
Come potete vedere da queste prime foto, come sfondi per i miei set utilizzo diversi vecchi pezzi di legno dipinti a tempera (blu, neri, grigi..), tutti rigorosamente racimolati in giro per casa (abito in una casa abbastanza vecchia, e le tavole le ho trovate sopra un vecchio fienile ormai caduto in disuso). Indispensabili per me sono anche i pezzi di stoffa che aggiungo nelle foto accanto a piatti, vasetti, posate e fiori.. Talvolta, specialmente quando devo riprendere dei passaggi delle preparazione delle ricetta, uso anche anche dei taglieri che ho “preso in prestito” dalla cucina di casa mia.
Una volta al mese, inoltre, vado ad un mercatino dell’antiquariato a Padova, dove riesco sempre a scovare qualche pezzo in offerta; poi magari faccio un salto a casa delle mie nonne e raccolgo un paio di piattini e qualche posata.. insomma, di certo non investo nelle props, ma mi piace farmi dei piccoli regalini di tanto in tanto, il tutto senza superare i 5 € al pezzo.
Vediamo ora invece, come assemblo questa miriade di pezzi..
C’é da dire che ho la fortuna di poter allestire i miei set in un vecchio granaio che si trova ai piani superiori di casa mia, un posto tranquillo e indisturbato, dove tra l’altro ho trovato un paio di fili appesi, perfetti per appenderci sia i fondali di tela che il pannello riflettente. Il pannello diffusore è appeso invece davanti ad una finestra con un chiodo (pure questo c’era già, figurarsi se rischio di schiacciarmi un dito!)
Quando fotografo utilizzo sempre una luce laterale naturale proveniente da una finestra a sud (anche se sarebbe preferibile utilizzare una finestra a nord e quindi un luce diffusa). La finestra è decisamente piccola, circa 1 m x 1.5 m. Purtroppo questo comporta poca luce e quindi sono praticamene sempre obbligata ad usare il cavalletto. I tempi di scatto infatti oscillano sempre tra 1/30 e 1/60 di secondo.
Scatto sempre alla mattina, tra le 8 e le 11 (le ore però variano di stagione in stagione). Cerco di tenere i valori ISO bassi , tra 100 e 200, in modo da evitare il fastidioso rumore delle foto e guadagnarne in particolari.
Altro piccolo accorgimento da seguire é quello di inserire lo scatto posticipato di 2 secondi in modo da evitare quel micro mosso sgradevole che potrebbe creare la nostra mano al premere del pulsante di scatto.
In questi mesi mi sono resa conto che mi trovo meglio impostando il bilanciamento del bianco automatico; la reflex fa già un ottimo lavoro, al più lo sistemo leggermente in post produzione, migliorando la saturazione o il tono del colori. Utilizzo il bilanciamento automatico anche perché non sono molto sicura del bilanciamento dei colori del mio pc, e quindi preferisco affidarmi allo schermo della reflex.
Come potete vedere qui sotto, anche i miei set sono un po’ precari.. quel barattolo (in cui stavano in ammollo i fiori di sambuco in attesa di diventare sciroppo) mi è servito a tenere in equilibrio le tavole di legno che altrimenti sarebbero cadute.. mentre un paio di mollette mi aiutano a tenere appeso il pannello riflettente che comunque, ogni tanto, si ostina a cadere sui miei dolci!
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Potete ovviare all’acquisto del diffusore utilizzando una sottile tende bianca, che comunque renderà la luce meno forte e più delicata sui vostri set. Per il pannello riflettente basterà usare un foglio di carta bianco abbastanza grande (50×70 cm è perfetto!)
Qui di seguito ho pensato di proporvi delle foto, fatte tutte con le stesse impostazione ISO 100, 1/40, f 4.5, per focalizzare l’attenzione sull’influenza che hanno il diffusore e il riflettore.
- Foto 1. No diffusore, no riflettore
- Foto 2. Solo riflettore
- Foto 3. Solo diffusore
- Foto 4. Diffusore e riflettore
Come potete vedere dalle prime due foto, utilizzare il diffusore, soprattutto se utilizzate una luce diretta come la mia, è pressoché necessario. Il pannello riflettente è invece, secondo me, opzionale, tant’è vero che per le foto di quest frollini alla cannella non l’ho usato, ma mi sono limitata ad aumentare un po’ i temi di esposizione. In questo modo ho ottenuto un contrasto più netto e delle ombre più marcate.
Procediamo con qualche regola base della composizione fotografica che sono arcisicura già conoscerete, ma ve le riporto solo per lasciarvi qualche esempio..
La regola dei terzi, ovvero la regola secondo la qualche la linea dell’orizzonte, nel nostro caso la fine del piano, deve essere o a 1/3, o a 2/3 dell’intera immagine, evitando quindi la divisione centrale della foto.
Piccola precisazione, confrontando queste due foto potete benissimo vedere come le ombre nella prima siano più marcate (non ho usato il pannello riflettente), mentre nella seconda esse siano molto più morbide, quasi inesistenti (ho usato il pannello riflettente).
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Altra regola facile facile ma molto utile è la regola del triangolo: inserite uno o più triangoli nelle vostre foto e vedrete che la composizione intera sarà più bilanciata. Guardate gli esempi qui sotto, l’occhio è costretto a muoversi all’interno dell’immagine, osservando, ad uno ad uno, tutti i vertici del triangolo :)
Questa regola è molto utile per le piccole preparazioni, come muffin, biscotti, cupcake, crostatine, etc...
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Ci sarebbero molti altri aspetti su cui sarebbe doveroso soffermarsi un po’ (l’equilibrio dei colori, la scelta delle inquadrature, gli spazi pieni e quelli vuoti..) che però, per questa volta, sono costretta a tralasciare, altrimenti il post diventa un papiro! (come se già non lo fosse..)
Dicevo.. dopo aver cucinato, allestito e fotografato, passo alle correzioni al pc. Cerco di modificare solo lo stretto necessario, non mi piacciono le foto costruite o stravolte, cosa che tra l’altro porterebberichiederebbe davvero troppo tempo!
Solitamente scatto in raw, per sicurezza, perché così, avendo più informazioni di scatto, riesco a recuperare le zone “bruciate” senza troppo rinunciare ai dettagli.
Per le modifiche utilizzo dapprima il programma della Canon, con il quale aumento la nitidezza della foto (ricordate che nel web le foto tendono a perdere parte della loro definizione), le raddrizzo (se necessario) quindi le converto in jpeg. Poi passo a Photoshop per le ultime correzioni. Ecco qui di seguito qualche esempio.
Spesso e volentieri i miei scatti hanno dei colori un po’ sbiaditi e con un chiaroscuro “anonimo”.. per ovviare a questo problema, trovo molto pratica la funzione “esposizione” di Photoshop. Qui di seguito i passaggi per usarla.
Apriamo la nostra immagina da modificare, decisamente “opaca” e anche un po’ sottoesposta..
Clicchiamo su Immagine –> Regolazione –> Esposizione
Si aprirà quindi una finestra in cui potrete modificare l’esposizione, lo spostamento e la correzione gamma. Io aumento leggermente la prima e diminuisco un po’ la seconda (sposto entrambi i cursori verso destra). Assicuratevi di avere la casella dell’anteprima spuntata, così vedrete in tempo reale le modifiche.Quindi premo “Ok”.
Ecco fatto, ora la foto è un po’ più satura e leggermente più contrastata. Un procedimento semplice ed efficace che porta via pochi minuti! Qui sotto potete vedere il cambiamento dalla foto di partenza a quella d’arrivo.
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Una volta corrette le foto vanno ridimensionate e salvate. Quindi Immagine –> Dimensione immagine.
Prima bisogna impostare la risoluzione a 72 dpi, non avrebbe senso tenerla 300 dpi perché il web le riduce sempre e comunque, è quindi preferibile farlo prima onde evitare che la foto perda in qualità. Poi si può ridimensionare l’immagine. Le foto che pubblico nel mio blog hanno una dimensione di 600 x 900 pixel, voi potete scegliere quella che preferite, ricordando poi, quando andrete a pubblicarle, di usare la dicitura “dimensione originale”.
Infine inserisco la scritta “craft marmalade” :)
Ovviamente esistono diversi programmi online che possono aiutarvi a migliorare le foto senza necessariamente ricorrere a Ps (o, meglio ancora, a Lightroom), per esempio, tralasciando il famoso Picmonkey, troviamo Pixlr, che è molto simile a Photoshop ma in versione gratuita ;)
Ecco tutto, questo è il mio mini mondo, spero di non avervi annoiato ma di avervi invece trasmesso un po’ di passione e di voglia di mettervi in gioco. Le regole sono poche e semplici, una volta che si è diventati padroni di queste, la strada è tutta in discesa!
Fotografare è un modo per comunicare, un modo bello, originale e personale, perchè immancabilmente nelle foto inseriamo parte di noi e delle nostre esperienze, del nostro modo di vedere le cose e di interpretare la luce.. sembrano stupidaggini ma in realtà è proprio così!!
L’unico segreto che non può essere insegnato è quello del saper osservare. Imparate ad apprezzare i piccoli dettagli, le ombre, il particolare in più, la luce del mattino o quella del tramonto, i contrasti, gli equiliri degli oggetti, gli spazi pieni e quelli vuoti.. Osservate con occhi curiosi ed esigenti, non accontentatevi del primo scatto, ma neanche del secondo.. continuate a scattare, scattare e scattare, pensando e cercando di capire come volete ottenere una foto, cosa volete trasmettere..
Metteteci passione, divertitevi, e tutto vi apparirà sotto una nuova luce :D
Per qualsiasi domanda, critica o consiglio potete trovarmi qui:
Buona giornata!
PS: trovate la ricetta dei frollini alla cannella qui ;)
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Daniela @ FoodrecipesHQ dice
Un post davvero molto utile. Ci sono molti accorgimenti che dovrei prendere… ho sempre solo pensato al riflettore e trascurato il diffusore, il che – mi rendo conto ora – fa una grande differenza.
Grazie mille, Silvia!
Lalla dice
Bellissimo articolo e precisissime le spiegazioni….un piacere leggerti ;-)
Lou dice
Silvia è bravissima, il suo blog mi piace molto.
Perciò grazie grazie grazie per averla ospitata ma soprattutto grazie a lei per questo post super esaustivo.
Ammetto che le invidio non poco il granaio :)
In bocca al lupo per la maturità Silvia!
Lou
Elisa dice
Bravissima Silvia,
Un ottimo post!!!”
E come dici tu non c’è nessuna macchina che ci insegni ad osservare…. E tu hai una gran dote!
Ciao
Silvia dice
Post bellissimo…tanti spunti interessanti da mettere in pratica…da domani! E visto che non ho le tende bianche pannello diffusore da comprare…
Ciao
Silvia
sara dice
non ho parole: un post STREPITOSO a dire poco ! GRAZIE di <3
Marica Bochicchio dice
Che bei consigli! grazie e sei fai dei corsi sono interessata… golosa giornata, Marica
Silvia dice
Ciao Marica, grazie mille per i complimenti ma per ora niente corsi :)
non sono una fotografa ma solo una dilettante per cui penso che tra un po’ pubblicherò un’altro post sulla scia di questo :)
Grazie a tutte anche le altre ragazze <3 siete gentilissime <3
Bacioni,
Silvia
Chiara dice
Ciao Silvia, bellissimo post. Complimenti.
Mi incuriosisce molto il discorso su spazi vuoti e spazi pieni! E in linea generale sul come creare un set bello da fotografare. Mi dai qualche suggerimento per favore?
mary dice
cara silvia,
che cura! complimenti per tutte queste condivisioni! davvero brava
mary