A prima vista potrebbe sembrare un’invitante crepe invece si tratta di un antico cibo povero della tradizione italiana, precisamente dell’Appennino Emiliano: il Borlengo chiamato anche burlengo o zampanella in base alle dimensioni e al condimento utilizzato, nonché in base all’attrezzo utilizzato per la cottura, le cui origini risalgono addirittura ai primi del 1200.
Come per molte ricette antiche l’origine del nome e la nascita di questa ricetta non è certa ma come altre bontà si dice sia stata creata per ‘errore’, per una ‘burla’. Si narra infatti di una donna che allungò con troppa acqua l’impasto delle crescentine e per non buttarlo provò a cuocerlo ottenendo delle croccanti sfoglie. L’impasto è chiamato Colla: farina, acqua, sale sono gli elementi base dopodiché ogni zona ha la sua variante con uova o con farina di castagne, farina integrale, latte o vino bianco. La farcia è definita Cunza: un battuto di lardo, aglio e rosmarino ed una generosa spolverata di Parmigiano Reggiano, non mancano versioni con la crema gianduia (confesso l’ho provata è fantastica), con la ricotta, con marmellate, creme al cioccolato, con la sambuca o semplicemente con zucchero e limone anche se comprensibilmente, ogni versione che si scosta dall’originale non è ben vista dai puristi della tradizione.
Ho scelto di fare questa ricetta per il #Mercoledìsocial ideato dalle ragazze di Muffin e dintorni nonostante non l’abbia mai assaggiata e realizzata prima di leggerla su una nota rivista di cucina italiana. I giorni che seguirono la scossa di terremoto che mise in ginocchio parte della terra emiliana furono costellati da interviste stupide ‘cosa farete adesso che non avete più una casa, avete paura?’ e da altrettante risposte intelligenti ‘ci tireremo su le maniche e ci rialzeremo‘.
Mi colpì in particolare la risposta di una anziana signora sopravvissuta alla guerra e alla fame di quegli anni che con gli occhi lucidi raccontava di non aver mai vissuto una paura del genere, che non sarebbe bastato spengere la televisione e pensare che ‘tanto la tragedia riguarda altri‘ per far cessare le scosse alla loro terra perchè questa volta era toccato a lei e alla sua famiglia.
Oggi, mentre scrivo questo post, le scosse sembrano essere diminute sia per durata che per intensità ma da quel giorno delle mamme e dei papà non sono più tornati a casa ed i mezzi di comunicazione hanno iniziato a interessarsi sempre meno a questa situazione.
Per non dimenticare la nonnina di cui sopra e la sua famiglia, si può fare tanto: donazioni, aiuti concreti, volontariato e perché no, nel mio piccolo partecipo con piacere all’iniziativa di Micol e Cecilia per la creazione di un ebook di ricette emiliane il cui ricavato verrà interamente devoluto ad un’azienda agroalimentare colpita dal terremoto.
Se volete contribuire trovate qui tutti i riferimenti.
Anche questo è un modo per non lasciarli soli.
Borlenghi
Prep time
Cook time
Total time
AUTORE: Sonia
TIPO DI RICETTA: Appetizer
PORZIONI: 12
INGREDIENTI
- per la Colla
- 250 gr di farina
- 1 uovo piccolo
- 1 litro di acqua
- sale
- per la Cunza
- 1 spicchio di aglio
- 60 gr di lardo
- rucola
- rosmarino
- Parmigiano Reggiano grattugiato
- olio per ungere la padella o il testo
COME PROCEDERE
- Setaccia la farina in una ciotola capiente, unisci l'uovo leggermente sbattuto, una presa di sale e mescolando in continuazione con una frusta versa a filo l'acqua.
- Copri la pastella e lascia riposare in frigorifero per circa 1 ora.
- Trita il lardo con una manciata di rosmarino e lo spicchio di aglio sbucciato.
- Ungi con un velo di olio la padella antiaderente o il testo e versa un mestolino di pastella.
- Inclina per su tutti i lati per ottenere uno strato sottilissimo di pasta e cuoci per 1-2 minuti per lato.
- Spalma sopra un velo di trito di lardo, lascialo sciogliere. Spolvera di Parmigiano Reggiano, disponi qualche foglia di rucola, piega a triangolo e servi subito ben caldo.
NOTE
Ricetta tratta e modificata da Cucina Moderna
Ciotola e piatto | Wald
Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Muffin e dintorni:
Mancano pochi giorni alla conclusione della “Sfida a 4 mani tra favole e fornelli” io e Serena aspettiamo con molta curiosità le vostre proposte, clicca sul banner per leggere il regolamento.
I VIAGGI DEL GOLOSO dice
Che meraviglia golosa vedono i nostri occhi …
Bella ricetta!!! u
Un saluto dai viaggiatori golosi …
Elena dice
originalissimo.. da provare sicuramente
Al Cuoco! dice
Hai ragione, non bisogna dimenticare. Una iniziativa bellissima e una ricetta che ci ricorda anche le tradizioni.Brava.
Linda Coppi dice
Sembrano davvero buonissimi, complimenti!
giulia dice
ricetta stupenda, a vedere la foto pensavo proprio fossero crepes! da provare!
raffy dice
stupendi…
Antonella-Vera55 dice
Un post molto interessante che valorizza un prodotto della tradizione italiana,bravissima!non conoscevo questa specialità ,mi ha molto colpito!un garnde abbraccio a te e alla meravigliosa gente dell'emilia così duramente provata
carla dice
ciao cara!!!!!
che effetto che mi fa vedere un piatto delle mie zone qui nel novarese!!!!!
ma sai quant'e' che non lo mangio????
lo prendevo sempre farcito con la nutella,perche' con la cunza mi sembrava peso!
Simo dice
non conoscevo l'esistenza dei borlenghi, ma ti ringrazio per il bel post realizzato…adesso ne so qualcosa in più…
bella iniziativa questa dell'e-book, tu sei sempre in prima linea ti ammiro tanto, sai?!
Un abbraccio!
Kappa in cucina dice
Non conoscevo e devo dire che mi incuriosci tantissimo! bravissima come sempre!buona giornata
Fairyskull dice
mmm interessante!!! ;-)
Tentazioni irresistibili dice
davvero interessante! io non ne ero a conoscenza … complimenti a te per l'idea e per l'impegno che stai mettendo per aiutare i più colpiti dal terremoto che, confesso, ci ha spaventati moltissimo anche se per fortuna non abbiamo avuto danni tangibili! un abbraccio!
Clara dice
ma che ricetta interessante! non la conoscevo e sinceri complimenti anche per l'iniziativa! davvero tanti e di cuore!
Ely dice
Io questa ricetta l'ho vista in fase di lavorazione giornale e che emozione poi ritrovarla perfetta qui!!!! Sai che fino ad allora io non sapevo che cosa fossero i borlenghi? Ora che mi trasferisco al fresco avrò tante di quelle cose da provare :-) Baciii
Vaty ? dice
in effetti pensavo borlenghi fosse un posto e di aver visto la foto di una crepe..
vedi quante cose imparo qui? ^_^
vaty
elena dice
L'ho preparata qualche settimana fa per la rubrica Cibo e regioni, ed è stata un successo, molto azzeccata anche la tua farcitura…baci
Trattoria da Martina dice
Ciao, forse ero già capitata in questi lidi , ma non credo si aver mai lasciato un messaggio, però ora ch eho un attimo di tempo ne approfitto per farti le congratulazioni per il tuo bellissimo blog…Non si finisce mai di torvare nuovi blog fatti benissimo!! Non riesco a starci dietro..: anche se ho una blogroll che non finisce più vado ad inserire anche il tuo blog perchè merita!
Alessandra dice
Ho conosciuto il borlengo con l'Emilia Mon amour e mi ispira sempre di più!!! Mi sa che mi tocca farlo una volta!! :)
Terry dice
Adoro le ricette regionali, c'è sempre un sacco da imparare, la storia sta nelle ricette! Questi borlenghi mi han proprio ispirato!
Ritroviamoci in Cucina dice
Non lo conoscevo proprio, ma già mi piaaaace!
Sembrano impalpabili.
la gelida anolina dice
Bellissima l'iniziativa e perfetti i borlenghi!!!io li adoro in tutti i modi ma forse la versione originale è quella che preferisco :)
baci
serena dice
che aspetto invitante! confesso che quelli con la farcia dolce e golosa mi attirano non poco! complimenti (come sempre)!!!
Monica - Un biscotto al giorno dice
anche io mai sentito… ma dove viviamo???
Letiziando dice
Il tuo ricco blog pullula di stimoli culinari troppo gustosi. Davvero un'impresa starti dietro ;-)
Buona domenica
Gianly dice
Perfetti! Come sempre!